martedì 8 luglio 2014

Belli e dannati, loro .... stupide noi

Questa mattina sentivo alla radio (Virgin Radio) filosofamenti spicci riguardo ad un detenuto, ladro, diventato idolo delle donne perché bello.
La domanda base era: perché le donne sono attirate da questi maschi non proprio per bene. Che cosa attira?
Finalmente i presentatori sono arrivati a tre conclusioni:
- l'uomo in questione è affascinante (risposa femminile)
- ritorno alle origini (uomo delle caverne forte e aggressivo che esce ad uccidere qualche bestia per nutrire la compagna ed i figli)
- il nostro innato desiderio di cambiare l'uomo in questione

Le due ultime risposte sono di maschi, e secondo me sono quelle più giuste.

La donna si è liberata dal corpetto, guida aerei, apre da sola la portiera della macchina.
Ma il problema è che questi cambiamenti sono avvenuti tanto velocemente, poche decine di anni non sono niente nella storia dell'umanità, e ce ne vogliono tanti di più perché la cosa venga naturale sia alle donne che agli uomini.
Vogliamo fare tutto, essere autonome, libere, moderne ma abbiamo anche paura di perdere quei simboli della nostra femminilità che erano di regola fino alla generazione delle nostre madri/nonne.
Sposarsi, fare figli, tenere la casa in ordine, essere di sostegno al proprio uomo
Poi si sono aggiunte alcune incombenze: lavorare fuori casa, ma comunque senza 'mollare' quello che naturalmente la società si aspettava da noi.

Vi siete mai accorte che quando una donna lava/stira/pulisce/spolvera/.... è naturale, quando un uomo porta fuori l'immondizia 'è bravo' e che di solito chi esterna tanta meraviglia sono proprio le donne? 'ma che fortuna che hai di avere un uomo così bravo che ti aiuta!'

Cosa ci manca? il coraggio di dire a voce alta che non a tutte interessa avere figli? che passare ore a pulire la casa non è in cima ai nostri interessi? che possiamo vivere benissimo senza imparare a cucinare il branzino sotto sale?

E poi questa sindrome dell'infermiera in servizio 24 ore su 24....
Possiamo trovare un uomo che ci piace, 'si non è male', ma ha quel difetto che ci da fastidio... non è un problema, lo cambieremo, lo plasmeremo, ....
Ma che rispetto è? sia nei confronti di lui (ma chi sei? cosa vuoi?) che nei nostri (di donne)? Se uno si mette il dito nel naso a tavola, beve solo birra o spara bestemmie a tutto spiano, non dobbiamo cambiarlo, ma sarebbe il caso che prendiamo nota che queste cose sono parte di lui, e dovremo accettarle (con schifo), accettare che al nostro uomo non piace il vino bianco, ... Oppure prendere in considerazione altre opzioni.

Anche noi abbiamo i nostri difetti, ai quali siamo affezionati, mangiarsi le unghie, comprare decine di paia di scarpe che non mettiamo mai, crisi di nervi perché la tavoletta del water non è abbassata.....

La vita è una sola (per volta) non perdiamoci in congetture, piani diabolici o rimpianti, viviamo il presente accettando quello che fa parte di noi e dell'altro cercando di migliorarci e dialogare.





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